Perché produrre cosmetici in casa?

 

Ciao a tutti! 

Questa è in assoluto una delle domande, che mi viene rivolta più frequentemente, quando dico che io produco, da sola, i cosmetici ed i saponi, che utilizzo. Per quanto sia semplice, in realtà richiede una risposta complessa. 

Il mondo dell'autoproduzione è molto vasto e coinvolge moltissime persone. Basti pensare che nel gruppo di Facebook, in cui ho imparato a produrre sapone, siamo circa 20.000 membri. Tra questi, molti sono produttori seriali, altri occasionali, altri curiosi. C'è anche chi, dell'autoproduzione, ne ha fatto un lavoro, investendo soldi, tempo e tanta determinazione, per aprirsi un laboratorio a norma. 

 Io stessa, con l'aiuto di altri 17 saponai, ho dato vita ad un'associazione culturale, che si impegna a dare informazioni utili a chi vuole produrre sapone.


Questo è il nostro canale di YouTube, se volete andare a dare una sbirciata:

 
Questo il link per il canale di Facebook:


Che cosa mi ha spinto ad avvicinarmi a questa realtà? 

Sicuramente, la spinta più grande è stata la campagna molto insistente, che è stata fatta sugli ingredienti, potenzialmente nocivi, che sarebbero presenti nei cosmetici. Chi non ha mai sentito i termini "parabeni", "petrolati" e "siliconi", spesso, tra l'altro, associati ad una presunta minaccia di nocività per la nostra salute?

La seconda spinta, non meno importante, è stata quella di non trovare mai un prodotto che si confacesse completamente alle mie esigenze di pelle. Nonostante investissi cifre non indifferenti, non riscontravo, non solo i risultati tanto decantati, ma neanche i risultati minimi richiesti al prodotto. 

Quindi, nel dicembre 2014, ho iniziato a studiare ed a misurarmi con tutti quei termini, che fino a quel momento per me erano estranei. Partendo da semplici formulazioni di unguenti, piano piano sono passata ad uno studio più approfondito e serio della teoria della cosmesi. Questo percorso mi ha portato paradossalmente a sfatare tanti falsi miti, che mi avevano spinta a produrre le mie creme. Ho scoperto, infatti, che i tanti decantati studi, che asserivano quanto fossero potenzialmente pericolosi alcuni ingredienti, in realtà non erano così affidabili. Ho scoperto che molti intrugli che vengono fatti, leggendo ricette su internet, sono molto più pericolosi dei prodotti con i famigerati siliconi. Ho scoperto, soprattutto, che naturale non corrisponde a innocuo e che la chimica fa parte della nostra vita, molto di più di quanto possiamo supporre. A questo proposito, vi invito ad andare a visionare i video su YouTube di una divulgatrice, a mio parere molto in gamba, che è Beatrice Mautino. Ha scritto anche due libri, che vi invito a leggere. 

Vi lascio il link per andare a vedere il suo canale di YouTube:

https://www.youtube.com/user/divagatrice


Allora perché continuare a produrre, se poi tutto questo pericolo non esiste?

Perché ancora non ho trovato i famosi prodotti che mi soddisfino; le creme che io produco e di cui vi mostro le foto, infatti, sono frutto di esigenze mie o di amiche, che non trovano nei prodotti in commercio i due requisiti fondamentali: risultati consoni e prezzi contenuti. 


Quindi, accantonando quell'alone di mistero che spesso ci affascina, quando ci avviciniamo alla produzione di oleoliti, unguenti o pomate miracolose, la mia produzione di cosmetici cerca sempre di creare prodotti su misura, efficaci e non potenzialmente pericolosi. 

Di tutta questa filosofia sono impregnate le lezioni che do a chi si approccia a questo mondo. Nulla di misterioso o seducente, ma molta consapevolezza sia dei limiti della cosmesi autoprodotta, sia delle false informazioni a cui siamo sottoposti, quando vengono decantati prodotti miracolosi nelle pubblicità. 




Mi auguro di aver soddisfatto alcune curiosità e nel caso così non fosse, vi invito a lasciarmi un commento qui sotto.




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Se volete maggiori informazioni in merito ai miei corsi, vi invito a mandarmi una mail all'indirizzo chiara.riccardi73@gmail.com



Crediti

Foto di Kelly Sikkema su Unsplash

Foto di Katherine Hanlon su Unsplash

Commenti

  1. Sempre questi maledetti “falsi miti” che tante volte fanno più danni che altro. Mi piace tantissimo il tuo approccio. Io ho iniziato a fare sapone in un momento di chiusura forzata in casa nel 2016, un po’ per curiosità e un po’ per noia: è stato utilissimo confrontarmi con altre persone che producevano sapone da molto più tempo di me (tra cui anche te 😉) e, grazie ai loro consigli , ho imparato a formulare dei saponi che mi soddisfano. Lo studio, l’umiltá e la condivisione portano risultano grandiosi!

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    1. Hai perfettamente ragione: studio, umiltà e condivisione sono una formula invincibile!

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