Le tigelle

Seconda uscita della rubrica "I manicaretti della gatta".



Per questa settimana vi porto in Emilia, più precisamente a Modena. 


Oggi, infatti, parliamo di crescentine, più comunemente dette tigelle. In assoluto per me il cibo coccola, mi ricorda la mia infanzia e mi riporta alle mie radici paterne mantovane. Ma cerchiamo di capire cosa sono.



Le tigelle sono delle focaccine, che appartengono, appunto, alla tradizione modenese, con un impasto molto semplice. Ormai inserito a pieno titolo nei menù tradizionali delle zone del modenese, bolognese, reggiano e mantovano, era un cibo di origine umile.  



Ma da dove deriva il nome tigella?  
Il termine tigella deriva da tegelle, che è il diminutivo di tegula, che in latino volgare vuol dire coperchio.  Le tigelle erano in realtà i dischi di terracotta o pietra refrattaria, in cui venivano cotte originariamente le crescentine ed è diventato, con gli anni, un appellativo metonimico.


L'impasto veniva cotto, impilando questi dischi bollenti nel camino e separati da foglie di castagno o noce. L'incaricato alla cottura spostava con regolarità i dischi per permettere che le focaccine cuocessero in modo uniforme. Questi dischi erano piatti e riportavano un bassorilievo che rappresentava il fiore della vigna, simbolo di prosperità e fecondità. 
 Ai giorni nostri la cottura avviene in modo differente e più pratico. Esiste infatti uno stampo in alluminio con grandezza variabile, che viene posizionato sui fornelli, come una semplice padella. Il mio ovviamente è di quelli più grandi ed ospita ben 7 crescentine (o tigelle).


Ma come si mangiano? La tradizione le vuole servite tagliate a metà ed imbottite di un pesto di lardo, rosmarino e aglio, conosciuto a Modena con nome di cunza. In alternativa si possono servire con salumi e formaggi. Nella tradizione della mia famiglia, si gustano con il gorgonzola e mascarpone. A fine pasto, possono essere consumate con una crema al cioccolato, al posto del dessert.


Oggi si possono trovare già pronte sottovuoto nei supermercati, oppure in ristoranti che hanno optato per varie soluzione, come all you can it, oppure nelle sagre, come street food.


Personalmente preferisco prepararmele da sola, perché il profumo caratteristico, che si sprigiona durante la cottura, è insostituibile. 
Quindi, se volete prepararle, vi lascio la ricetta della mia famiglia. Attenzione: questa ricetta si discosta leggermente da quella tradizionale, perché adattata ai nostri gusti. 

Ingredienti:

300 g di latte
250 g di farina 0
500 g di farina 00
60 g di strutto ( io lo sostituisco con l'olio)
11 g di lievito fresco
200 g di acqua 
sale qb


Mettere in una ciotola le farine ed il sale. 


A parte sciogliere il lievito in un pochino di latte ed aggiungere l'olio o lo strutto. 


Versare nella ciotola delle farine il latte, compreso quello dove abbiamo sciolto il lievito e l'acqua ed impastare fino a quando l'impasto non sarà omogeneo. 




Lasciate riposare nella ciotola per circa due ore.


Una volta completata la lievitazione, creare delle palline di impasto che verranno schiacciate.





Nel mentre si scalda la padella, e, quando i dischetti sono pronti, si mettono a cuocere.



La padella va girata, per uniformare la cottura e le tigelle servite calde a tavola.



Ed ora non vi resta che gustarle! Mmmmmm da leccarsi i baffi!




Vi aspetto alla prossima uscita di questa rubrica. Se vi è piaciuto o se avete domande, lasciate un commento qui sotto.
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Crediti

Foto Modena: Questo file è licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported

Foto tigelle: Questo file è licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported

https://www.flickr.com/photos/70253321@N00/15443397051

tigella: Di Marek Stone - opera propria, CC BY 3.0, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=3486695

foto salumi: Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/lovepetforever-9043493/?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=3453201">lovepetforever</a> da <a href="https://pixabay.com/it/?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=3453201">Pixabay</a>


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