Emmeline Punkhurst

 L'approfondimento di questa settimana è su Emmeline Punkhurst, attivista britannica, che guidò il movimento delle suffragette femministe nel Regno Unito, fino ad ottenere il diritto di voto. 

 Emmeline Punkhurst nasce il 17 luglio 1858, nel sobborgo di Moss Side, Manchester. Nonostante il certificato di nascita dichiari che sia nata il 17 luglio, lei sostiene di essere nata il giorno prima, ovvero l'anniversario della presa della Bastiglia; per tutta la vita, si vanta di aver subito l'influenza di questa data così particolare.  La sua è una famiglia politicamente attiva ed, all'età di 14 anni, conosce il movimento per il suffragio femminile, accompagnando la madre ad una riunione pubblica. Il 18 dicembre 1879 all'età di 21 anni sposa Richard Punkhurst, un avvocato molto più grande di lei, anche lui sostenitore del diritto di voto alle donne, della libertà di parola e della riforma dell'istruzione. Da questa unione nascono 5 figli.  

Nel 1898 fonda la "Franchise Woman's League", attraverso la quale arruola molte donne. Questa associazione viene bollata come radicale, perché sostiene , oltre al diritto di voto, che vengano dati uguali diritti alle donne in caso di divorzio e di eredità (uguaglianza sociale) ed anche il sindacalismo.

Dopo lo scioglimento, nel 1903, di questa associazione e dopo che le viene rifiutata la partecipazione al partito laburista, lavora come guardiano amministrativo legale per le classi povere e qui viene a contatto con le dure condizioni, in cui versano le case di lavoro intorno a Manchester. In questo contesto, osserva che ci sono molte differenze tra uomini e donne, come ad esempio in relazione alla condizione di illegittimità. Queste osservazioni rafforzano il lei la convinzione, che le donne debbano ottenere il prima possibile il diritto al voto, per poter migliorare la loro condizione. 

Sempre in questo periodo, dopo la morte del marito, fonda la Women's Social and Political Union (WSPU), associazione che promuove in modo più attivo il suffragio femminile. A causa delle battaglie intraprese, Emmeline e le sue tre figlie subiscono ripetute condanne da scontare in prigione. L'esperienza della prigione crea un profondo solco in lei, e la definisce  "il processo di trasformazione di un essere umano in una bestia selvaggia". 

Durante la Prima guerra mondiale, l'attivismo militante cessa, per sostenere il paese durante questo periodo difficile. Diviene addirittura attivista del movimento patriottico delle "piume bianche, incoraggiando l'arruolamento dei giovani e invitando le donne a diventare parte attiva nella produzione industriale, andando in contrasto con le due figlie minori.

Nel 1918 viene concesso il diritto di voto a tutti gli uomini di età superiore ai 21 anni ed alle donne di età superiore ai 30 anni. Questa differenza serve a garantire che gli uomini non diventino una minoranza elettiva, visti i decessi avvenuti durante il conflitto mondiale. 

Nel novembre 1917, Emmeline trasforma la WSPU nel Women's Party, che si occupa di far ottenere la parità alle donne anche nella vita pubblica. Nel 1927, viene scelta come candidata conservatrice del distretto londinese di Stepney. 

Muore il 14 giugno 1928, poco prima che venga riconosciuto il diritto di voto anche alle donne di età superiore ai 21 anni (2 luglio 1928).

Due anni dopo viene posta una statua all'interno dei Victoria Tower Gardens per commemorarla. 

Nel 1999 la rivista Time proclama Emmeline Punkrust come una delle "persone più importanti del XX secolo", sostenendo che "ha modellato un'idea di donna per il nostro tempo, ha scosso la società in un nuovo modello da cui non si sarebbe stata più possibilità di tornare indietro". 

Nonostante sia stata ampiamente criticata per le sue tattiche aggressive, è stata un elemento cruciale per il raggiungimento del suffragio femminile in Gran Bretagna. Tutte noi donne dovremmo esserle grate.

Per questa settimana è tutto. Vi aspetto alla prossima uscita della rubrica "A spasso nel tempo". 

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 Crediti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Emmeline_Pankhurst

foto:

Library of Congress / Public domain

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Lupo / CC BY (https://creativecommons.org/licenses/by/3.0)

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