A spasso nel tempo: decennio 1910-1919 (seconda parte)



Ed eccoci alla terza puntata di "A spasso nel tempo". La volta scorsa eravamo fermi nella prima parte del decennio 1910/19, in un Europa alle soglie del conflitto mondiale.



Il 28 giugno 1914, un nazionalista serbo uccide Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria. E' il pretesto per l'Austria di dichiarare guerra alla Serbia. 


A questo punto entra in gioco il meccanismo delle alleanze contrapposte, con la Triplice Alleanza (Austria, Germania, Turchia) da una parte e la Triplice Intesa (Serbia, Francia, Gran Bretagna, Russia) dall'altra. Inizia così un conflitto che , nelle intenzioni doveva essere veloce e di movimento, ma di fatto sarà lungo, logorante e di proporzioni mondiali e che causerà milioni di morti.

Se da una parte gli uomini al fronte vivono situazioni al limite della sopportazione, per chi è rimasto a casa la situazione non è semplice. Tutti sono chiamati a contribuire sia con la partecipazione alle attività economiche, sia con il razionamento del cibo. 


La fine della guerra ha un bilancio terrificante: 16 milioni di morti e 20 milioni di feriti o mutilati. Le economie di tutti gli stati partecipanti sono messe a dura prova ed in questo periodo nascono una serie di problemi che porteranno al secondo conflitto mondiale. 



Nell'arte, la guerra lascia solchi profondi, soprattutto in quegli artisti che presi dall'entusiasmo, si arruolano e vanno a combattere. Le proibitive condizioni di vita dei soldati e gli orrori vissuti, segnano inesorabilmente questi artisti, e cambiano radicalmente il loro stile. Testimoni degli orrori della guerra furono le fotografie ed il cinema, che documentarono quegli anni. 

Anche la moda risente della situazione generale. Dall'opulenza degli anni precedenti, si passa ad uno stile più comodo, austero e dimesso. Il cambiamento di ruolo della donna, che passa dall'essere relegata a casa a fonte di sostentamento per la famiglia, è il principale motivo di questa semplificazione dell'abbigliamento. Si iniziano a preferire tessuti, tagli e forme più pratiche.

Tra le new entry nei tessuti, c'è il jersey (andate a leggere l'approfondimento su Coco Chanel).  La precarietà di questo periodo si riflette nella necessità delle donne di avere nel loro guardaroba due capi importanti: l'abito premaman e quello per i funerali.  Il primo consiste in un camicione bianco e ampio, da utilizzare per tutta la durata della gravidanza; il secondo, da usare nella non così remota possibilità dell'arrivo di brutte notizie.  

Le gonne si accorciano e gli strati diminuiscono drasticamente, alleggerendone il volume. Per chi non può più indossare le long skirt, ci sono le tuniche multicolori, decisamente poco femminili, ma molto più pratiche.

Altro capo, che entra prepotentemente nel guardaroba femminile, è il tailleur militare, perfetto per assecondare la nuova routine delle donne. 


In ambito intimo, il busto cede il passo a corpetti morbidi e pratici ed inizia a diffondersi il reggiseno. 

Le acconciature perdono la teatralità degli anni precedenti, lasciando spazio ad accessori più semplici, come cappelli quasi mignon. 

Le scarpe, invece, acquistano importanza per via dell'accorciarsi delle gonne. I modelli più utilizzati sono gli stivaletti in pelle con tacco medio-basso e le calzature stringate, ricche di cinturini e fibbie. 


Il trucco di questi anni accentua il clima di disperazione che si vive. Le sopracciglia sono discendenti, il trucco degli occhi è carico, e le sfumature sotto gli occhi sottolineano le occhiaie. Sul viso si usa la polvere di riso, che schiarisce l'incarnato ed solo un lieve tocco di fard, dona un po' di colore alle guance. Le labbra assumono i toni del rosso scuro e la loro forma cambia diventando un cuore. 

Ecco la mia versione. 


Per questa settima è tutto. Vi aspetto alla prossima uscita, con il decennio che va dal 1920 al 1929. Vi invito a leggere l'approfondimento su Emmeline Punkhurst, donna molto importante sia per questo decennio che per le donne dei decenni successivi. 




Fatemi sapere cosa ne pensate, lasciando un commento qui sotto e non dimenticate di iscrivervi al blog. 







Crediti

Parte storica:

canale Youtube "Prof Dell'Orto": https://www.youtube.com/watch?v=Qtc6cOf119c&list=PLR-_qdE8pBMxQoGgw_LN9JmGJ-iFMock8&index=7

parte del costume:

http://www.centenario1914-1918.it/it/2016/02/04/levoluzione-del-costume-durante-la-grande-guerra

http://www.abitiantichi.it/storia/1915-1922.html

parte del make up

http://makeupletizia.blogspot.com/2013/10/il-make-up-dal-1900-al-2000.html

foto:

Achille Beltrame / Public domain

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:DC-1914-27-d-Sarajevo-cropped.jpg

Historicair / CC BY-SA (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)

<a title="Historicair / CC BY-SA (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)" href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Map_Europe_alliances_1914-it.svg"><img width="800" alt="Map Europe alliances 1914-it" src="undefined"></a>

Nicholls Horace / Dominio pubblico Dominio

<a title="Nicholls Horace / Dominio pubblico Dominio" href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Shipbuilding_during_the_First_World_War_Q20067.jpg"><img width="null" alt="Shipbuilding during the First World War Q20067" src="undefined"></a>


Hans Larwin / Public domain

<a title="Hans Larwin

 / Public domain" href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Hans_Larwin_-_Soldat_und_Tod_-_1917.jpg"><img width="null" alt="Hans Larwin - Soldat und Tod - 1917" src="undefined"></a>


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